IL PARADOSSO n° 8 GIUGNO 2006
DAI CELLULARI AL CELLULARE

da Master Meeting GIUGNO 2006

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II traino olimpico porta il Piemonte sopra il tetto dei 10 milioni di presenze. Con questo titolo l'Assessorato al turismo della Regione Piemonte ha diffuso un comunicato con il quale sottolinea con legittima soddisfazione che il volano dei Giochi Olimpici Invernali di Torino ha dato risultati da medaglia d'oro in un anno record per il turismo piemontese.

Vengono riportate le cifre salienti del Rapporto Annuale 2005 sul Turismo in Piemonte, presentato martedì 23 maggio 2006 presso lo stesso Assessorato. La vera piacevole sorpresa di quei dati sta proprio nel numero delle presenze (numero turisti moltiplicato per i pernottamenti) che è giunto esattamente a 10.209.190.

Nel dettaglio i visitatori che hanno raggiunto la regione per trascorrervi almeno una notte sono stati 3.289.398 e cioè 416.756 più del 2004 con un incremento del 14,51%. Le oltre dieci milioni di presenze si sono così ripartite: 5.748.813 italiane e 4.460.377 straniere, con maggioranza, nell'ordine, di tedeschi, inglesi, olandesi, francesi, americani e svizzeri.

La ricettività nel Piemonte, ecco una notizia curiosa, è in forte crescita nei bed and breakfast, aumentati da 70 a 687 dal 2000 ad oggi e negli agriturismi, nello stesso periodo saliti da 294 a 6421. Nel favore dei turisti, comunque, cresce maggiormente la scelta del comparto alberghiero rispetto al settore extra-alberghiero. I turisti USA e britannici prediligono i comodi hotel quattro e cinque stelle, francesi e italiani i tre stelle, olandesi e tedeschi, invece, affollano i campeggi.

Alla fine del comunicato, un poeta della redazione ha aggiunto in neretto questo aulico pistolotto, come usava con i temi in ginnasio: «Genio e sregolatezza, fantasia al lavoro, ordine cartesiano e ironia post-moderna: regione e sentimento. Il Piemonte è un laboratorio d'innovazione, eccellen-za artigiana e arte contemporanea, è il trifulao a caccia di tartufi e il designer a caccia di un'idea, è lo chef blasonato e l'artigiano dal gusto multietnico, il nightclubber e l'operaio, è Levi e Culicchia, Paolo Conte e i Subsonica, bagna caoda e cous-cous. E la terra della passione olimpica che continua anche dopo Torino 2006, l'Italia come non te la saresti mai aspettata».

Continua sì, anche dopo Torino 2006, ma non si sa mai. Anche per Napoleone, nientemeno, transit gloria mundi. Ed è qui che, con un po' d'ironia perché l'humour non guasta mai, che guizza una scintilla, s'accende l'idea birbona. Va bene Levi e Culicchia, ma perché non citare e sfruttare il Lucianone nazionale e prendere la palla al balzo, anzi il pallone, anche se marcio? Perché non lanciare il nuovo richiamo a tutto il mondo, sfruttando l'improvvisa celebrità, anche se perversa,di Luciano Moggi? Venite, venite a Torino, si può urlare con la voce stentorea dell'imbonitore davanti al baraccone delle meraviglie o della donna-cannone. Venite, perché ora, dopo la Sacra Sindone, potrete anche visitare la nuova casa-museo. Si, quella di Moggi, appositamente allestita con tanti telefonini multicolori e, sulle pareti, gigantografie con le più succose intercettazioni e le foto degli arbitri più chiacchierati. Magari anche una bella targa marmorea sulla facciata, in bianco e nero juventino, una targa che potrebbe ricordare: "Qui, forse non degno epigono di Cavour, Luciano Moggi, il calcio-tessitore, ordiva le sue trame telefoniche."

Se non fosse che in Italia qualsiasi dramma finisce quasi sempre a tarallucci e vino, la casa-museo potrebbe anche avere il suo titolo: "Dai cellulari al cellulare".

Sarebbe un successone. Gli alberghi di ogni categoria potrebbero offrire pacchetti speciali soprattutto rivolti a quei turisti continentali, dal Brasile al Giappone, dal Camerun all'Islanda, che, sogghignando, hanno ricevuto in questi ultimi tempi l'assillante tamtam del mega-calcio-scandalo italiano. Il post-Olimpiadi, insomma, si dischiude a nuovi ed altri orizzonti.



Paolo Torriani