IL PARADOSSO n° 18 - FEBBRAIO 2007
LA BANDA DELLA BANDANA

da Master Meeting FEBBRAIO 2007

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In un certo senso possono essere definiti finti, non naturali, artefatti anche Bisio e Ronaldo con il cranio più lucido di una pista di pattinaggio sul ghiaccio. II cosiddetto "fenomeno" è ancora in età da potere vantare, se lo volesse, una bella chioma fulva o corvina, ma Bisio, in effetti, come potrebbe essere, biondo, bruno, grigio, bianco? Oppure è ridotto al punto che non gli crescerebbe più neppure un filo d'erba come nel deserto di Gobi? Davvero finti e artefatti sono invece tutti quelli che — sempre più numerosi — hanno scoperto la bellezza della pittura e hanno dato mano al pennello, non per imbrattare tele ma per cambiare la tinta della capigliatura. Ormai soltanto una donna su dieci, giunta ad una certa età, mantiene l'orgoglio di ostentare una bella capigliatura bianca, le altre nove ne combinano di ogni colore. Altrettanto le imitano oggi gli uomini, tanto più se sono personaggi di spicco nello spettacolo, nella finanza, nell'imprenditoria, nella politica.

A lungo si è discusso dl ciuffo grigio di Prodi, ma Sircana lo ha difeso con impeto ("Romano non si tinge") e sua moglie, la signora Flavia, ha sentenziato "La verità è importante anche nei particolari".
Una cosa, comunque, è assodata e cioè che non lo si è visto mai circolare con una bandana, come è accaduto per il suo predecessore, ma è notorio che Berlusconi ha sempre avuto un debole, una nostalgia per i capelli e non si è sentito felice fino a quando non è riuscito a ricoprire alla meglio quella che i laici chiamano la "piazza" e per gli eccesiastici è la "chierica". Il colore, ci mancherebbe, resta quello nero ebano, ben lucidato, invariato da anni.

Un abile politico non deve mai dire la verità, fare capire quello che pensa e a che cosa mira. Deve mimetizzare anche il suo aspetto. Pure Mastella appartiene al club dei modificati, ma confessa che si fa fare soltanto un "ritocco" al castano-pride una volta al mese dai due parrucchieri di fiducia, a Roma o Benevento.

I colori di moda, scomparso il brizzolato o sale-pepe che spesso faceva molto sexy, sono oggi piuttosto scuri e tendono al rossiccio, al mogano, al castano. Fondatore del club dei rossicci è indiscutibilmente Aldo Biscardi con la chioma biondo-oro, quasi arancione o bramata-oro come la polenta bergamasca. Da un po' di tempo, però, cerca di attenuare la tinta forte, smorzandone il tono. Curiose sono talvolta le apparizioni di Mike Buongiorno che nel corso dei suoi show-quiz esibisce un dignitoso colore tendente al biondo-mauve che, negli intervalli pubblicitari, appare con i capelli cotonati decisamente più scuri tendenti al marrone.

Gli esempi più autorevoli sono giunti dall'estero, con Arnold Schwarzenegger dall'orripilante color fulvo-terra di Siena in quasi imitazione Biscardi e con Tony Blair che, maliziosamente, mantiene fili grigi sulle tempie, non sufficienti però a mascherare il resto che è ridipinto.
I big della televisione sono all'avanguardia dei cambiamenti, Minoli da biondo che era si è dato al mogano acceso che si riverbera anche nelle zone senza capelli, Michele Santoro è riapparso in biondo con un inverosimile ricciolone rosso, ma se ne è ravveduto. Paolo Bonolis è un reo-confesso e non nega le ricoloriture, Pippo Baudo è Pippo Baudo: da quanti anni si è parlato del suo "parrucchino", vero o falso che fosse?

In materia di ritocchi si sforzano di mantenere un certo stile – per loro sempre noblesse oblige – Luca Cordero di Montezemolo e Diego della Valle, i sire dell'imprenditoria. Le male lingue parlano addirittura di colpi di sole. La basetta bionda mesciata di bianco di Luca è vera o falsa? E il bicolore fulvo-biondo di Diego è vero o falso? Mastella pensa che sia vero, ma c'è chi sostiene che questa testimonianza non è attendibile.

Il gossip imperversante non ha affondato l'argomento shampooing. Molto usati gli anti-forfora? A proposito di forfora c'è chi ha scritto che Veltroni fa proprio così con la politica: non la propone, la sparge.
Appunto, forfora di politica.



Paolo Torriani