IL PARADOSSO n° 21 - MAGGIO 2007
"SIGNORE, FA CHE STASERA CI SIA MADONNA. CON CLOONEY"

da Master Meeting MAGGIO 2007

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Paradosso, tra le mille sue implicazioni, significa, anche denunciare un fatto a scopi civili e umanitari. E diventare, a propria volta, complici di un delitto. Come può essere? Può essere eccome. L'altro giorno, dalla TV e in diretta, hanno mandato un servizio già visto cento volte: sotto le telecamere notturne, era sabato, venivano fermate a casaccio, dalle forze dell'ordine, le auto che "puzzavano di bruciato". Giovane e ridanciano l'equipaggio, guida pericolosa, alta velocità, passo di lumaca e via elencando.

Ebbene, più che un controllo sullo stato delle cose, è stata una vera e propria tonnara. Giovanotti e signorine o si mummificavano davanti agli agenti oppure uscivano dalle auto come canarini da una voliera, ridanciani e sfrontati, pieni di allegria artificiale che faceva pena. Non occorreva essere un esperto per capire che erano tutti fatti e strafatti: dall'alcol, all'ecstasy, alla coca. Se vi viene in mente qualsiasi altra sostanza, fatelo pure, sicuri che c'era.

Si, ne hanno fermati parecchi, ma non abbastanza. Perché i caduti nella rete erano, appunto paradossalmente, i meno letali: gli alcolisti. Bastava il palloncino ed era fatta. Ma il controllo nel sangue per individuare allucinogeni e tutte le altre porcherie, dove lo mettiamo? Ora i ragazzi incriminati, se va bene, per qualche mese non gireranno più con la patente. Si tratta di un errore gigantesco. In quel momento, su quell'auto, su quella strada, non erano più i ragazzi fuori dalle righe che si volevano divertire. Erano pericolosi delinquenti beccati in flagrante e come tali dovevano essere trattati. Troppo comodo cavarsela con un reato amministrativo, come il sequestro a tempo della patente.

Devo aggiungere, e mi dispiace molto, che il comportamento di poliziotti e carabinieri, in casi del genere, non mi piace per nulla. lo sono, e lo sono da sempre, un sostenitore delle forze dell'ordine. Sono, mai come adesso, un eroico e indispensabile baluardo, Uomini e donne, tutti i giorni sul campo, per impedire il ritorno della nostra società ad un barbaro medioevo. Contesto, quindi, il buonismo pericoloso dei nostri poliziotti non a loro stessi, ma alle leggi latitanti quando consentono ad. un potenziale assassino di tornare non in carcere in manette ma a casa in taxi.

Per finire in maniera meno drammatica e più defatigante, andiamo a Londra per seguire un'altra insolita faccia del paradosso: quello per interposta persona. Ecchè vor dì? Esclamerebbe il mai dimenticato Alberto Sordi. Ve lo spiego subito. Pur di diventare Vip, basta avvicinarsi quel tanto che basta da poterlo vedere. Alcuni locali londinesi, convinti che l'imbecillità umana non ha confini, hanno fatto sul ragionamento una scommessa vincente. Per cui se volete un drink al Cuckoo Victory House, dovete scucire cento sterline sull'unghia. Ma perché, accidenti, se ovunque ne bastano al massimo tre? Sì, però al Cuckoo, potrebbe accadervi la strabiliante fortuna di vedere, qualche tavolo oltre, Hugh Grant, David Bowie o i coniugi Beckam, sorseggiare il vostro stesso aperitivo. Se siete pertinaci inseguitori del vippismo per interposta persona potete anche andare al Bungalow 8 e sui divani, se tenete a freno la extrasistole, magari sbirciare George Clooney, Sean Penn, Mick Jagger.

Però se volete l'indirizzo top dei top, eccolo: è I'Eight, si entra con una card gratta e vinci che costa un patrimonio, non succede nulla ed è pieno di sfigati affollati sul portone a vedere quello della casa accanto, dove abita Jude Law. Se avete tanta fortuna quanto siete cretini, potrebbe materializzarsi, il divino Jude, estrarre la chiave ed entrare, in un lampo, a casa sua.



Fulvio A.Scocchera