IL PARADOSSO n° 24 - SETTEMBRE 2007
CHE DIO SALVI LA REGINA. E ANCHE RAMBO

da Master Meeting SETTEMBRE 2007

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II paradosso, a volerlo descrivere, è un qualcosa che sfugge alle regole del comune sentire. Un fatto, un sentimento che non rientra nella normalità delle regole, siano esse codificate o solo percepite, ma che poi, per un'alchimia che non conosciamo e che ci sfugge, per eclatante che sia l'anomalia, venga accettata. Diventando regola essa stessa. Madonna, che barba questa spiegazione! Succede spesso così quando si cade nelle trappole della cultura e nel desiderio delle esegesi accademiche. D'altro canto i miei lettori sanno bene che la mia scrittura è diversa, molto più violenta, molto più ironica. Quindi chiedo scusa per l'incipit barboso e torno a parlare subito coi vecchi metodi.

Preferisco parlare di paradosso esplorando la realtà della vita quotidiana che ci regala esempi, così perfetti per il nostro perfido scopo, da sembrare inventati. Andiamo in Inghilterra dove vive Mark Mc Gowan, un opinionista con il pelo sullo stomaco ma, sicuramente anche dentro. Infatti in diretta, sia pure per radio, ha mangiato polpette di corgi. Che cos'è mai questo corgi? Un simpatico cane, una specie di volpino, di piccole dimensioni. Oltremanica lo conoscono tutti perché è la bestiola preferita della regina Elisabetta che si fa immortalare anche nelle foto ufficiali col regale volpino in grembo.

Al truce pasto si è voluta unire anche Yoko Ono, la vedova giapponese del beatle John Lennon, assassinato da un folle, decenni fa, a New York. Suppongo siano in molti a chiedersi i motivi per i quali la dama nipponica e I'opinionista londinese si sono divorati, davanti ad una platea immensa, il sosia di un cane tanto amato dalla sovrana britannica.

Nulla nasce per caso e tutto ha un significato. Mark e Yoko hanno, volutamente, cercato di attentare alle coronarie della più famosa sovrana al mondo, allo scopo di punirla, sia pure per interposta persona. Infatti l'augusto consorte di Elisabetta, il principe Filippo, durante una battuta di caccia alla volpe, del quale è un inesausto appassionato, aveva ucciso l'oggetto stesso della caccia, cioè la volpe. Mark e Yoko, mangiando polpette di corgi, il cane preferito dalla regina, hanno voluto far sperimentare personalmente a Elisabetta, quanto un essere umano può soffrire per un animale.

Una raffinata, crudele e, a nostro parere anche esagerata vendetta di due animalisti convinti, che non fanno sconti a nessuno.

Ed ora ci spostiamo in un altro angolo di mondo, nel lontano sud-est asiatico. E la location scelta per l'ennesima avventura cinematografica di Rambo. Chiediamo scusa ma non ricordiamo se si tratta del quarto o quinto episodio. La sceneggiatura si svolge in Cambogia però le riprese, per motivi che non conosciamo ma che non facciamo fatica ad indovinare siano economici o di visti, avvengono in Tailandia.

Come non bisogna essere dei falchi in intuizione se la trama ci è chiara fin da subito: il nostro eroe va a salvare qualcuno ma i perfidi generali gialli lo catturano, lo torturano però, lui, riesce a scappare. Fa una carneficina di cattivi con gli occhi a mandorla e, in una versione truculenta di "liberi tutti", compie la sua eroica impresa. La notizia non è il film ma il fatto che, per la prima volta, Stallone userà la controfigura. Insomma nelle scene più movimentate, tipo voli con le liane o tuffi dalle cascate, Rambo si berrà una birra ghiacciata e lo stuntman rischierà per lui. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum: ma signori produttori, sceneggiatori e tu stesso, Rambo mio, non avete imparato nulla dal latino?

Non è un paradosso che per sgridare il marito della regina bisogna mangiare un cane? E che Stallone, nel prossimo sequel di Rocky o di Rambo, dovrà sempre indossare la giacca, per contratto, in modo da nascondere la cintura del Dottor Gibaud?



Fulvio A. Scocchera