IL PARADOSSO n° 31 APRILE 2008
FINE DI UNA LEGGENDA: L'ACQUA SERVE SOLO PER BERE

da Master Meeting APRILE 2008

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La barzelletta la conoscono in molti. E' quella vecchietta che prende a bastonate il boy-scout fessacchiotto e inutilmente solerte che l'aveva afferrata e la costringeva ad attraversare la strada che l'arzilla vegliarda si accingeva a traghettare tranquillamente e senza aiuto.
Abbiamo citato la storiella perché è in atto, in tutto il mondo, una sorta di revisionismo sanitario, sfatando capisaldi fino a ieri inattaccabili. Come, per esempio, la respirazione bocca a bocca praticata in caso di attacco cardiaco lontano da medici o pronto soccorso. L'abbiamo visto in decine di film. L'infartuato che cade a terra e un volonteroso sconosciuto che balza su di lui, lo insuffla, lo salva. Nella sceneggiatura è previsto che, se sono piacenti e di sesso opposto, possono perfino conoscersi e sposarsi. Se il genere è commedia vietata ai minori, il malore è completamente inventato per avere la scusa di mostrare sbaciucchiamenti chilometrici.
Ed ora schiacciate il tasto rewind e cancellate la possibilità di fare l'eroico salvatore, col vostro fiato, di una bella sconosciuta. Non ve lo impone ma ve lo consiglia energicamente I'American Hearth Association: se non siete professionisti evitate queste tecniche che non solo servono a nulla, ma possono perfino provocare danni alla salute (vostra) per il pericolo di infezioni. Insomma, quando dal vostro divano assisterete ai nuovi episodi di "Chicago Hope", "ER-Medici in prima linea", "Rescue 911" e similari, evitate di commuovervi per il potere salvifico dei protagonisti. Siete solo vittime di uno sceneggiatore che sarà pure hollywoodiano, ma di certo incompetente. La ventata di pulizie in atto tra le pericolose leggende metropolitane è solo all'inizio.
Sono in tanti a conoscere la diceria che otto bicchieri di acqua al giorno ci mantengono sani come un corallo. Bene, allora andate a leggere quello che dice il "Journal of the American Society of nephrology": sui benefici dell'acqua sulla salute non ci sono evidenze scientifiche, se non in due casi. In presenza di calcoli, ma allora il liquido è usato come una forza dinamica, come uno scovolo, oppure per gli anziani che perdono il senso della sete e rischiano di disidratarsi. Se volete eliminare le tossine o i chili in esubero, l'acqua non può farci nulla. Certo, la logica ci dice che se siamo atleti o viviamo in climi secchi e caldi, qualche bicchiere in più il corpo lo richiede e non può fare che bene. La bufala dell'acqua, insomma, non è altro che la pianificazione di un marketing pubblicitario a livello mondiale, messo in atto dalle case produttrici di minerali. Così vediamo attrici famose che passeggiano con la bottiglietta di plastica in mano e calciatori ai bordi del campo per la sorsata rigenerante. Ad essere molto cattivi ma giustamente sospettosi, si potrebbe aprire un nuovo scenario: quanta è l'acqua veramente minerale e non truccata dagli additivi? Ma il paradosso tra seri studi medici e leggende salutistiche è che il mondo più diventa scientifico, più conosce i misteri della natura e del corpo, più continua a credere a panzane che non stanno né in cielo né in terra.
Non potete neanche immaginare quante persone, oggi che siamo andati sulla luna, che ci infiliamo disinvoltamente in una TAC, che possiamo farci estrarre il DNA come niente fosse, quante persone, dicevo, ancora oggi, ti tramandano deliranti segreti. Non dimenticare, si raccomandano, di mettere una moneta d'argento nel tegame dei funghi. Se la moneta annerisce buttala via perché i funghi sono mortali. Ma la cosa che mi fa impazzire è che il consiglio demenziale non te lo da la nonnina centenaria che non ci sta più con la testa quindi, povera cara, può dire quello che vuole. No, il consiglio te lo regala tuo zio, cinquantenne, ingegnere, rispettato in famiglia e sul lavoro. Perché la moderna società ha ancora questi paradossali buchi neri?



Fulvio A. Scocchera